Legge Levi/Veltroni: un bavaglio ai blogger

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Da Vocescuola mi arriva la sconcertante notizia sul risveglio della famigerata proposta di legge Levi/Prodi progettata contro i blogger nella passata legislatura e caduta fortunatamente nel dimenticatoio con la fine del precedente governo. Purtroppo, quella proposta non è morta e, anzi, si è arricchita di nuove clausole e rifatta il look con il nuovo nome: Levi/Veltroni. Non amo gli eccessi di Grillo, ma il suo post a cui Vocescuola rimanda trova tutto il mio consenso (e il mio disgusto). In sostanza dice così:

Obama ha vinto anche grazie alla Rete. Ha raccolto fondi online per 1 miliardo di dollari per la sua campagna elettorale. “A campaign powered by people, not the special interests”. Una campagna finanziata dalle persone, non dagli interessi di parte.
L’Obama de noantri, al secolo Topo Gigio Veltroni, dopo aver (rotto le scatole) a tutti gli italiani sulla somiglianza tra lui e Obama vuole dare…. una mano alla Rete.Il suo incaricato Franco “Ricardo” Levi, ha depositato alla Commissione Cultura della Camera, con alcuni ritocchi degni di Pol Pot, la famigerata Levi/Prodi. Detta anche legge “ammazzablogger”. Legge che va ribattezzata in Levi/Veltroni grazie alle nuove clausole:

  1. ogni blog è equiparato a un prodotto editoriale
  2. ogni blog che pubblica Adsense di Google o banner può risponderne all’Agenzia delle Entrate
  3. ogni blog deve iscriversi al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione)
  4. ogni blog è soggetto alle norme sulla responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa
  5. ogni blog che non si iscrive al ROC può essere denuciato per il reato di “stampa clandestina“: due anni di carcere e sanzioni economiche.

Ora: QuickTips è un piccolo blog scritto da un’insegnante per aiutare chi opera nella scuola a districarsi nel vastissimo mondo di Internet utilizzando semplici strumenti informatici e attingendo a siti culturali e informativi utili ad approfondire la didattica, l’apprendimento e a prendere più confidenza con il computer. Il web è fortunatamente pieno di blog, come e più di QuickTips, scritti da insegnanti che amano condividere le risorse di cui fanno uso in classe, e trovo scandaloso che nonostante la bassissima paga con cui viene retribuito il nostro lavoro, un docente che finalmente trova passione e motivazione in qualcosa, creando un blog di post su programmi, curiosità e strumenti di apprendimento, debba essere costretto a gabbie burocratiche e passibile del rischio di denuncia per stampa clandestina!.. Conclude Grillo:

La Commissione che deve esaminare la proposta di legge inizierà a breve i lavori sulla “ammazzablogger“. Un sostegno da parte della Rete la aiuterà a prendere le decisioni.
Loro non molleranno mai, noi neppure.

Free Blogger

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Per saperne di più e diffondere questa iniziativa, vedi anche:
Articolo di “Punto Informatico”
Analisi di Daniele Minotti

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