“Words in English”è un’elegante sezione storico-didattica della Rice University di Houston, Texas. Il minisito, curato nei suoi tantissimi contenuti dalla docente Suzanne Kremmer, propone in un inglese semplice e molto chiaro tantissime notizie utili sull’evoluzione della lingua più parlata del mondo:
History si occupa della sua storia, dall’Old al Modern English, con una pratica cronologia
Structure analizza la sua struttura morfologica e fonetica, con tante curiosità legate ai termini derivati dal greco e latino, ai prestiti e alla formazione delle parole
Usage esplora il lato più bello e moderno legato alla sua enorme diffusione nel mondo e alle sue tantissime varianti, incluso lo slang usato nel web
Meaning è un capitolo più tecnico dedicato agli studiosi universitari e ai ricercatori
Resources è l’ultima utilissima sezione che racchiude tanti links a risorse online e offline per la ricerca e lo studio della lingua inglese, davvero molto ricca
Presente anche una comoda mappa del sito per districarsi nelle tante, bellissime sezioni. Una risorsa imperdibile, presentata in brevi e immediati paragrafi, e consigliata a tutti coloro che studiano o insegnano la lingua inglese così come ai tanti appassionati dell’idioma più parlato nel mondo.
“Dabbleboard” è un tool molto interessante già popolarissimo su Internet e molto utile a noi insegnanti: si tratta di un lavagna interattiva online su cui è possibile disegnare in pochi click semplici schemi o mappe concettuali da salvare poi nel nostro hard disk come immagine oppure condividere con altri utenti.
L’interfaccia si presenta molto intuitiva con pochi e chiari comandi sulla barra strumenti:
la prima icona, New, serve a creare una nuova immagine oppure a cancellare tutto
la piccola freccia nera, Download, serve a scaricare in formato .gif il grafico creato
undo e redo sono i pratici comandi per annullare o ripetere un’operazione
la freccia orizzontale attiva o disattiva gli indicatori o le linee con cui collegare i vari box
i 3 tasti con la T attivano la grandezza del testo da inserire nei box, testo che possiamo anche colorare diversamente grazie alle 7 icone colorate presenti accanto
Disegnare un grafico è davvero semplicissimo, perché Dabbleboard comprende la tecnologia della “shape recognition”, capace di intuire una forma da uno scarabocchio: basta disegnare in maniera anche non precisa un quadrato, un cerchio o altre forme, e rilasciando il puntatore del mouse le vedremo ricreate in modo perfetto perché riconosciute in automatico dal tool. Analogo procedimento andrà bene per le frecce e linee, anche non rette. Cliccando i vari box disegnati, si attiveranno una cornice azzura e successivamente 4 opzioni in verde ai lati:
“move”, con una piccola intersezione di croci, per spostare i box
“replicate”, nell’angolo superiore destro, per duplicare il box creato e averne così una serie di dimensioni identiche
“scale”, angolo inferiore destro, per ridimensionare il box
“delete”, per eliminare il box
Altre opzioni possibili verranno visualizzate in una piccola scheda, con la possibilità di ruotare il riquadro, capovolgerlo o impostare dimensioni precise. Per scrivere nei box basterà cliccare al loro interno e cominciare a digitare il nostro testo; per ridimensionare la scritta creata o cambiarne il colore, basterà cliccare il testo. Per disegnare a mano libera c’è l’opzione “Freehand“, mentre le icone accanto “Insert document/image” permettono di integrare nel grafico anche documenti oppure immagini caricate direttamente da Internet o dal nostro hard disk.
Al termine, possiamo salvare l’immagine nel computer, salvarla nel sito di Dabbleboard per metterla a disposizione di altri utenti, oppure attivare l’icona “Share/chat” per scegliere altre utili opzioni, come l’invio via email o la creazione di un widget da incollare nei nostri blog. Previste anche altre funzioni avanzate, ma solo con l’iscrizione al sito.
Davvero un tool notevole da inserire tra i preferiti, da utilizzare per grafici, mappe, schemi, e integrare un domani anche con le SMART board (LIM) in arrivo piano piano ma finalmente nelle nostre scuole. Ecco un brevissimo video dimostrativo:
Nel reinstallare i software dopo una necessaria formattazione al mio computer, ho cercato di scegliere alternative gratuite e leggere a tanti dei programmi che avevo usato in precedenza. E’ successo quando ho preferito il comodissimo Foxit PDF al pesantissimo Acrobat Reader, come ho segnalato in un post precedente, ed è capitato anche quando ho dovuto scegliere un programma in grado di aprire i diffusissimi file .zip e .rar che sostituisse i celebri WinZip e WinRar, entrambi non completamente gratuiti e destinati a scadere dopo un po’ di tempo.
La mia scelta è caduta su 7-Zip, un programmino leggerissimo (1 Mb) e open-source, quindi completamente gratuito, davvero capace di svolgere il suo compito in modo semplice e veloce leggendo un grande quantità di file compressi, inclusi quelli in formato .zip, .rar, .cab o .tar. Il programma è multilingue e si integra, come per WinRAR o WinZip, nel tasto destro del mouse.
Per personalizzare i comandi integrati nel menù del tasto destro e lasciare solo quelli che usiamo più spesso per aprire un file, estrarlo in una cartella oppure comprimerlo, seguiamo il percorso:
Strumenti > Opzioni > Plugin
su Z-Zip clicchiamo ancora “Opzioni“
spuntiamo “Integra 7Zip nel menu contestuale della shell” se vogliamo mantenere i comandi sul tasto destro, e scegliamo “Menu contestuale a cascata” per evitare che le opzioni disponibili allunghino troppo il menu
spuntiamo le opzioni più utili come “apri, estrai i file, estrai in cartella, aggiungi all’archivio” ed eventualmente il comodo “comprimi e invia per email”
“Hungry Blocks”è un simpatico giochino scacciapensieri: consiste nel mangiare tutti i quadrati verdi per far crescere di dimensioni il nostro sorridente quadratino giallo, scansando attentamente tutti quelli rossi. Man mano che il gioco procede, districarsi in quella velocissima sequenza di quadrati che passano e ripassano facendo attenzione al loro colore diventa sempre più difficile. Per giocare, basta utilizzare il mouse e spostare qua e là il nostro famelico alter-ego.
“Picnik” è un celebre e versatile editor fotografico online che consente di ritoccare in pochi, semplici passi immagini caricate dal nostro computer, trovate su Internet, o inserite nei più comuni account come Flickr, Photobucket, e tanti altri. E’ senza dubbio da tempo il mio preferito grazie alle tantissime opzioni presenti e soprattutto al fatto che non richiede alcuna registrazione.
Il sito offre un maggior numero di opzioni di editing “non premium” rispetto a quelle della sua versione abbreviata su Flickr dall’opzione “modifica” presente in ogni foto. Sono presenti infatti altri effetti speciali e una più vasta possibilità di applicare scritte e correzioni. Di recente ho scoperto che esiste anche un comodissmo addon per Firefox, che consente di inviare direttamente al ritocco col solo tasto destro del mouse un foto trovata online saltando tantissimi passaggi e trasferendola direttamente sul nostro account online ad esempio di Flickr senza nemmeno necessità di scaricarla nel nostro computer. Vediamo come fare:
trovata una foto su Internet, clicchiamola col tasto destro e scegliamo le opzioni “Edit image in Picnick” oppure “Send page to Picnik“, optando per l’ulteriore selezione della pagina intera oppure della sezione visibile
in pochi secondi verremo collegati al sito di Picnik che si aprirà automaticamente sulla foto da ritoccare
Le opzioni presenti in Picnik sono davvero tantissime e divise in 2 categorie principali, “Modifica” e “Crea”. Tra le più utili, segnalo “auto-fix” per riequilibrare i colori e la luminosità delle foto, “ritaglia” per eliminare dall’immagine tutto ciò che non ci serve, “contrasta” per ridefinire meglio i contorni e la nitidezza, e tutte le altre inserite nella sezione “Crea” dove sarà possibile inserire cornici, effetti, bellissime scritte o simpatiche clipart (adesivi). Al termine, per caricare la foto sul nostro account, basterà scegliere “Salva” e seguire i pochi semplici passi indicati per inviare l’immagine. In assenza di account online, è possibile anche l’invio diretto della foto via email, la stampa o il download nel nostro computer.
Davvero comodissimo. Consigliato.
Questo bel documento storico è stato uno dei primissimi video che ho postato qui su QuickTips. Presenta la notizia data da un TG americano su una “strana cosa rivoluzionaria” che stava cominciando a far comunicare tra loro ben …15 milioni di persone (!) in tutto il mondo: Internet. Era il 1993, anno in cui venne annunciato che questa strana cosa sarebbe stata disponibile per tutti.
Lo ripropongo oggi che il leggendario CERN festeggia i 20 anni del World Wide Web, nato dall’intuizione dell’inglese Tim Berners-Lee che ne inventò il termine, ideò il primo browser di navigazione e scrisse il primo linguaggio di programmazione per la rete: il vivo-e-vegeto HTML.
“Pets” è un’interessante risorsa animata interattiva per ragazzi sugli animali domestici curata dalla sezione della BBC dedicata ai più piccoli.
Per ognuno degli animali cliccati, viene fornita un’ampia scheda in un inglese molto semplice da capire sulle caratteristiche fisiche, le abitudini, assieme a tante altre curiosità proposte in utili factsheets o minisiti esterni ordinatamente presentati in paragrafi molto ben fatti. Presenti anche test e altre risorse. Pets fa parte dell’ampia sezione dal titolo “Wild” comprendente notizie anche su altri animali non da compagnia. Molto interessante il capitolo “Working with animals“, dedicato ai mestieri comuni legati alla cura degli animali (veterinario, dog trainer, e altri).
Una bella risorsa densa di lessico specifico, utilissima anche per le certificazioni di esame.
Non uso Twitter, ma questo set di icone è davvero notevole e decisamente imperdibile per tutti coloro che amano l’ottima grafica.
Si chiama “Cute Twitters” ed è disegnato da una bravissima illustratrice finlandese, Mirjami Manninen. Sono in vari formati e disponibili in 3 diverse dimensioni. Per scaricarle, fate riferimento all’articolo di Smashing Magazine, che oltre a proporle ai suoi lettori, ho notato che le utilizza per i suoi post. Thanks a lot, Smashing 😉
Super Stacker 2 è un gioco davvero appassionante ed educativo basato sulle leggi della fisica. Il fine è quello di posizionare i vari simpaticissimi oggetti (cerchi, quadrati, triangoli, fornite in varie dimensioni e in anteprima sulla parte alta del riquadro) in modo tale da mantenerli in equilibrio per un dato periodo di secondi prima di passare al livello successivo. Il gioco solletica la logica ed è anche molto divertente perché le varie figure commentano simpaticamente quello che stiamo combinando, con faccette impaurite oppure sorridenti e soddisfatte quando riusciamo a farle restare in equilibrio. Super Stacker 2, fornito anche in una prima e meno colorata versione 1, è proposto dovunque sulla rete e fa anche parte dei tantissimi giochi di fisica del bel portale Physics Games segnalato qualche tempo fa da Maestroalberto. Da segnalare, su Flashgames.it, i tantissimi messaggi degli utenti che si scambiano dritte su come risolvere questo o quel livello di gioco 😀
“Yauba” è un interessante esempio di come la tecnologia si stia sviluppando ed espandendo anche in zone notoriamente lontane dai quartieri generali occidentali della sperimentazione informatica. E’ infatti creato in India e presenta importanti novità da tenere d’occhio:
permette la ricerca multipla diretta comprendendo anche categorie specifiche come i documenti Word, PDF, le presentazioni PowerPoint, oppure “Answers“, sezione di domande/risposte
presenta i risultati completi di piccole anteprime
nel campo “Mainstream News” consente di scegliere notizie in base all’ora di pubblicazione o anche in base ad uno specifico giornale online
include la ricerca per tags (keywords) e anche per dominio
consente di visualizzare i video direttamente in pagina
Il punto più innovativo del sito è dato dalla possibilità di navigare in Internet in forma anonima e privata accedendo ai link trovati nei risultati della nostra ricerca cliccando la scritta in verde “Visit anonymously (slower)” presente in ogni voce. Ho fatto qualche prova, accedendo a questo blog da due finestre di browser diverse: quello effettuato dal link di navigazione privata dava infatti un utente online di provenienza geografica “Sconosciuta”.
Pur ancora sperimentale e troppo poco collegato ai più noti siti a cui siamo abituati (manca dai video la ricerca su YouTube, quella di Delicious per i social networks, e altro ancora), è indubbiamente interessante e da seguire, perché sicuramente allo studio per nuovi sviluppi.
{via Alt Search Engines}
