“PDFmyURL”: ottimo tool online per trasformare in un click le pagine web in pdf

pdfmyurl

“PDFmyURL” è un sito che consiglio di non farvi mancare tra i vostri link preferiti: si tratta di un portale che trasforma un indirizzo web relativo ad un sito, un articolo (giornali, riviste online, Wikipedia), un post, o altro in un pratico file pdf da conservare tra i nostri documenti, permettendoci così di visualizzarlo comodamente anche quando non siamo collegati a Internet.

Il tool è davvero molto semplice da usare, non prevede alcuna registrazione ed è completamente gratuito:

  1. nella casella principale sotto il titolo, inseriamo l’esatto indirizzo web della pagina che vogliamo trasformare in pdf (nell’esempio che ho fatto, l’homepage di Google)
  2. clicchiamo sul logo arancione oppure diamo un semplice invio dalla tastiera, e in pochi secondi partirà il download del pdf

Per un uso più immediato, sotto la casella principale è disponibile anche un bookmarklet da cliccare e trascinare sulla barra principale del nostro browser di navigazione: quando saremo su una pagina che vorremo trasformare in pdf, basterà cliccarlo per far partire in automatico il download.

Ottimo e da non perdere.

“Italia Ora”: utile portale con statistiche in tempo reale sul nostro Paese

italia ora

“Italia Ora” è un utilissimo sito che mostra statistiche aggiornate al secondo su diversi aspetti riguardanti il nostro paese divisi in varie categorie:

  1. Popolazione, con totale aggiornato e numero di immigrati sia annuale che giornaliero
  2. Economia, con dati relativi al debito pubblico, alle spese con carte di credito, e altro
  3. Società, con statistiche su matrimoni e divorzi, e voci di spesa varie come quella relative a giochi e lotterie
  4. Lavoro, con il triste numero dei lavoratori precari e disoccupati, e i magri guadagni medi di un impiegato confrontati con i vergognosi stipendi di un parlamentare o peggio di un calciatore… 
  5. Media e comunicazione, con statistiche riguardanti il numero di sms inviati ogni giorno, i video caricati su YouTube, gli iscritti a Facebook, il numero di cellulari venduti
  6. Costi della politica, con gli indecenti sprechi del Quirinale, della Camera, e degli aerei di stato
  7. Sicurezza e giustizia, con numero di furti e di detenuti ancora in attesa di processo
  8. Salute, con numero di sigarette fumate ogni giorno, soldi spesi per l’acquisto di stupefacenti, e altro

Le statistiche fornite sono accuratissime e tratte dai database di fonti come l’ISTAT, EURISPES, Sisal e altro, tutte segnalate a margine della pagina. Un sito da tenere a portata di mano come strumento di studio, insegnamento, lavoro e aggiornamento sul nostro paese.

10 febbraio, Giornata del Ricordo dei martiri delle foibe e degli esuli istriani, giuliani e dalmati

dal manifesto del Comitato 10 febbraio:

“Ricordo le migliaia e migliaia di uomini, donne, anziani e bambini, lasciati morire nel buio di una foiba, seppelliti vivi tra i morti. Perché si risparmiassero le pallottole.
Ricordo maestri, preti, soldati, operai, studenti seviziati e uccisi dalle milizie comuniste jugoslave nelle scuole, in strada, in chiesa, in casa propria. Cadaveri disseminati senza pietà lungo tutto il confine nord-orientale d’Italia.
Ricordo giovani donne torturate con tenaglie roventi, rinchiuse in gabbie di ferro, stuprate ed esposte al ludibrio degli uomini di Tito. Ricordo quei carnefici ancora impuniti, prosciolti dall’accusa di sterminio per aver operato in territorio “extranazionale” o mai neanche processati.
Ricordo la disperazione dei 350 mila esuli italiani di Fiume, dell’Istria, della Dalmazia. Costretti ad abbandonare le loro case, le loro terre, i loro ricordi radicati nei secoli.
Ricordo migliaia di persone scomparse nel nulla (compreso mio nonno materno, ndr) che l’Italia, l’Europa ed il mondo hanno fatto finta di dimenticare. Ricordo il silenzio degli storici di partito e l’omissione complice della scuola pubblica italiana, perché le giovani generazioni non sapessero, perché non ricordassero.
Il 10 febbraio di ogni anno, nel “Giorno del ricordo in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano – dalmata e delle vicende del confine orientale” io indosso il fiocco tricolore per tributare il mio riconoscimento a questi Figli d’Italia troppo a lungo dimenticati.”

Io ricordo. E tu?