“ScreenMarker”: ottimo tool per scrivere anche online su desktop, documenti e PowerPoint

screenmark

“ScreenMarker” è un tool per Windows davvero molto utile e completamente gratuito che consente in maniera molto facile e intuitiva di scrivere e disegnare sullo schermo del nostro computer trasformando il nostro schermo in una vera e propria lavagna interattiva.
Avviato il programma con un semplice doppio-click sull’icona, verrà raffigurata una barra degli strumenti di disegno disponibili:

  1. un pennarello, un tool per tracciare linee rette, due rettangoli e cerchi pieni e vuoti, questi ultimi ottimi per incorniciare una porzione dello schermo (come nella foto il logo di Google)
  2. una gomma per cancellare le aree disegnate in modo selettivo e una X per cancellare tutto
  3. un piccolo riquadro che visualizza il tool attivo in quel momento, il colore trasparente, una palette di colori e 5 dimensioni per il pennarello con cui scrivere e disegnare

Per disattivare momentaneamente il programma e tornare ad operare sul nostro desktop regolarmente con tastiera e mouse, basterà cliccare l’icona a forma di cursore. Per scrivere, basterà cliccare l’icona accanto a forma di pennarello o qualunque altro tool che ho descritto nel punto 1.

Screen Marker funziona perfettamente con qualunque cosa visualizzata sul desktop: foto, video, finestre attive. Ottimo in riunioni o lezioni per illustrare ed evidenziare dati e contenuti di PowerPoint e documenti senza andare minimamente ad intaccare il file preparato e senza mai più utilizzare quelle antipatiche pennette laser. Indicatissimo anche per i corsi ECDL e l’apprendimento delle nozioni informatiche di base.
Imperdibile e da consigliare.

download

“Crappy Graphs”: simpatico generatore di grafici… approssimativi :)

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Crappy Graphs è un tool online davvero molto originale che genera grafici imperfetti, ma utili comunque a rendere a grandi linee l’idea del messaggio visuale che vogliamo trasmettere:)
Il simpatico generatore consente al momento di costruire 2 diagrammi di Venn e 1 line graph. Scelta la nostra modalità di rappresentazione dei dati, spostiamoci sulla Tool Box composta da pochi semplici comandi:

  1. Brush consente di disegnare ed è utile per tracciare la linea del Line Graph
  2. Thin White Line genera una linea retta
  3. Type Some Text ci consente di scrivere dati e legende sul grafico (nel Line Graph, per scrivere le etichette delle ascisse e coordinate, basta cliccarle per attivare un utile text editor)
  4. Grab/Select Stuff ci permette di cliccare su un elemento del grafico per cancellarlo col tasto CANC della tastiera del nostro computer, per spostarlo in un’altra zona o ruotarlo
  5. Color Picker ci mette a disposizione 4 colori con cui tracciare le linee

Dopo aver completato, ci sono per ora solo 2 modi per salvare il grafico: cliccare su Submit per inviarlo al server dell’autore oppure fare un semplice screenshot. Un tool simpatico e da tenere d’occhio. Da non perdere anche il sito, pieno di divertentissimi grafici inviati dagli utenti.
{grazie a Larry}

Storia delle mappe geografiche: animazione interattiva della BBC

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“History of European Mapmaking” è una bella risorsa interattiva proposta dalla BBC che racconta la storia delle mappe geografiche.
I vari percorsi storici sono arricchite da belle riproduzioni legate al mondo della cartografia fin dalle prime mappe rinascimentali per arrivare ai nostri giorni, e per ogni mappa presentata in un’elegantissima cornice, c’è anche la possibilità di ammirarne i dettagli con l’uso di una piccola lente di ingrandimento che cliccata e spostata sulla cartina geografica, ne rivela i particolari più da vicino (opzione “view close-up“).
Le didascalie sono in lingua inglese, ma molto semplici da capire e non costituiscono affatto un ostacolo all’utilizzo di questa piccola e preziosa risorsa anche in altre discipline come la storia o la geografia.
Molto bella, anche per tutti gli appassionati.

“Discovery Atlas”: tour interattivo delle più belle località del mondo

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Da Discovery Channel, un sito davvero molto interessante: Atlas, una mappa interattiva che per ogni nazione presenta video educativi su cultura, storia, educazione civica e geografia.

I video proposti in streaming sono in una lingua inglese sicuramente accessibile a livello avanzato, ma sono tutti molto belli e godibili perché ricchissimi di immagini. In alternativa, viene offerta anche una variante del sito fatta di splendidi slideshow fotografici, arricchiti da bei sottofondi musicali, su una serie più piccola di stati: cliccando su “View more Photos” si viene poi condotti a gallerie con foto dotate di chiare didascalie, per una più chiara comprensione del luogo ritratto.

Uno splendido regalo basato sull’omonimo programma in onda sulle reti internazioni del grande circuito Discovery. Bellissimo e imperdibile il regalo fatto all’Italia, con video, foto e tante curiosità.

K12 Online Conference 2008: la Didattica 2.0

K12 Online Conference 2008 | K-12 Online Conference Web feeds

In questi giorni sto seguendo un’utilissima sessione di conferenze online organizzata da educatori di tutto il mondo facenti parte del circuito Edublogs su cui poggia QuickTips. Un’opportunità davvero affascinante di seguire le esperienze che varcano i nostri confini, utile anche a renderci conto di quanto in Italia si sia ancora globalmente troppo distanti da un progetto educativo generale che sia al passo con i tempi, ad eccezione di alcune mirabili esperienze tutte curate da docenti e che seguo da tempo con attenzione ed entusiasmo (AmicaScienza, Vocescuola, Merins, MaestroAlberto, Oggi che si fa prof?, Scientificando, Web 2.0, Prof 2.0, e le altre che vedete elencate nel mio Blogroll e che vi invito a visitare).
Docenti della Gran Bretagna, Australia e Stati Uniti sono impegnati online a discutere le direzioni di cui la scuola del nuovo millennio ha ormai bisogno nonostante le esperienze didattiche di questi Paesi siano di gran lunga più dentro al web 2.0 della maggioranza di quelle italiane.
Pur nel rispetto delle posizioni di chi in questi giorni è in piazza a protestare, mi piacerebbe più che il dibattito fosse incentrato sulla reale necessità di rendere più moderni i nostri istituti e la nostra didattica quotidiana.
Se conoscete l’inglese e vi va di dare un’occhiata a quel che capita nel web fra gli educatori di tutto il mondo alcuni dei quali pieni di esperienza e con blog pluripremiati, altri con tanta voglia di aggiornarsi sul serio e di imparare, fate un salto su K12 Online Conference 2008: Amplifying Possibilites. E’ tutto meravigliosamente gratuito, spontaneo, reale, fornito in podcast audio e video e completo di feeds.
Il tema è incentrato sugli strumenti del web 2.0 applicati alla didattica e utili a migliorare l’apprendimento. Le lezioni sono tenute in uno stile informale e amichevole, come una chiacchierata tra colleghi, da professori universitari e da educatori di scuole medie e superiori tutti con esperienza nell’ambito delle nuove tecnologie applicate all’insegnamento. Tanti i keynotes già effettuati e naturalmente disponibili online e per il download, tanti i tools segnalati e tanti gli interventi di docenti da tutto il mondo in audio/video conferenza tramite il software VoiceThread. Per continuare a seguire gli altri e trarre del materiale interessante da proporre nei miei prossimi post, QuickTips si ferma per qualche giorno.  A presto 🙂

Links su dotsub.com per seguire i video

“AND”: la storia dell’umanità in un bellissimo progetto di motion graphics

“S’impara molto della civiltà semplicemente guardando il modo in cui viene rappresentato il mondo.
Le prime mappe erano piene di creature mitiche che rappresentavano le nostre paure e la nostra soggezione davanti all’ignoto. Con lo sviluppo della scienza, quei misteri vennero svelati e le mappe, come la vita, divennero più dettagliate e più complesse.
Questa è la storia di una civiltà che non conosce fine alla sua estinzione e che è sempre alla ricerca dell’ultima frontiera”.

Il commento dell’autore di questo magnifico pezzo di motion graphics vale più di ogni altra parola. Splendido e imperdibile per noi e per i nostri ragazzi.

{via NoFatClips}

“The Animal School”: intelligenze multiple e successo formativo

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Nel 1940, un uomo di nome George H. Reavis, delle Public Schools di Cincinnati, Ohio, scrissa una favola intitolata “The Animal School“, la scuola degli animali.
La fiaba, da tempo popolarissima negli Stati Uniti, è utilizzata per spiegare l’esperienza dei diversi stili di apprendimento dei nostri studenti e della funzione del docente-mediatore e trasmettitore che stimola i processi intellettuali dei ragazzi ponendo loro domande, invitandoli a fare paragoni, stuzzicando la loro immaginazione, e soprattutto creando il terreno perché ciascuno possa sempre emergere oltre ogni differenza.
Man mano che la storia di Reavis prende forma e che in ognuno degli animali raccontati riconosciamo le varie abilità di apprendimento dei nostri alunni, ne diventa sempre più chiaro il senso così come la morale di fondo: che il sistema educativo è spesso così poco preparato a riconoscere le potenzialità racchiuse in ognuno dei nostri studenti e ad aiutarli nella maniera più concreta e con strategie più appropriate a farle emergere, anche nell’ambito dell’insegnamento di sostegno per i diversamente abili.
The Animal School” è oggi diventato un video bellissimo e pieno di simbolismo proposto dal sito Raising Small Souls:

clicca su pause o play (questo invece il link per lo zoom)

Come ha scritto di recente Paola Veronesi della SMS Ferraris di Modena – che propone nel suo pdf la favola in italiano – , questa fiaba stronca l’idea di un curricolo prescritto identico per tutti e getta molti dubbi su alcuni elementi del processo didattico:

“Richiedere a tutti i bambini di passare attraverso ad esempio la 4^ elementare imparando gli stessi contenuti, con lo stesso grado di profitto sperato, nega le differenze individuali tra i bambini stessi, tanto quanto il curricolo di attività illustrato nella favola costringe l’anatra a correre e ad arrampicarsi fino alla fine dell’anno scolastico.. Le dannose richieste fatte ai poveri animali dell’apologo di Reavis non differiscono molto da quelle imposte a molti dei nostri alunni, le cui forze e i cui interessi sono ignorati e le cui debolezze sono veri e propri cappi intorno al collo”.

Links:

“Dedicato ai folli”: 10 anni di Think Different

courtesy of Wikipedia

Il 28 settembre di 10 anni fa, durante la prima televisiva del film d’animazione Toy Story, Apple presentò una nuova campagna pubblicitaria atta a infondere nella gente la voglia di tendere a nuove mete, suggerendo che scegliere Apple per un nuovo computer li avrebbe aiutati a dirigersi verso quei nuovi orizzonti.
Il Think Different ha segnato la storia del definitivo e trionfale ritorno di Steve Jobs alla casa di Cupertino ed è stato e resta uno spot incredibilmente elegante e dalla ineguagliabile bellezza: una serie di filmati a rallentatore e in bianco e nero raffiguranti alcuni fra i più grandi protagonisti del nostro secolo (a questa pagina, ne è spiegata la loro storia) accompagnati da un testo che ne celebrava la grandezza assieme alla magnificenza della mente umana e della splendida follia di chi riesce a cambiare il mondo con la sua arte, le sue invenzioni, le sue intuizioni o la sua intelligenza, e a farlo progredire:

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Letto nella sua versione originale dal grande Richard Dreyfus e da Dario Fo nella versione italiana, lo spot vinse una miriade di premi e diventò un vero e proprio cult. Apple inviò alle scuole copie omaggio degli ormai famosi e ricercatissimi poster pubblicitari ispirati allo spot e raffiguranti le diverse celebrità come Picasso, Einstein, il mio amatissimo Jim Henson, Cassius Clay, John Lennon. La serie completa, ricercatissima, ora è venduta a prezzi davvero incredibili su Internet. Apple sospese la fortunatissima campagna nel 2002 per far spazio alla serie “Switch“, ed alcuni dei primissimi negozi ufficiali del merchandising di casa Cupertino la salutarono con dei poster davvero belli e speciali. Il Think different tornò da allora solo due volte nelle campagne promozionali della Apple: per omaggiare il presidente Jimmy Carter, insignito del Nobel per la Pace e per ricorda nel 2005 la morte di Rosa Parks, madre dei Diritti Civili.
Avrei tanto voluto che per questo 10° importante anniversario, la Apple avesse pensato a un omaggio altrettanto importante a questa campagna pubblicitaria bellissima e fortunata. Per ora si è limitata, e non è poco, a far rivivere l’intero splendido messaggio che accompagnava il video nella icona del text editor del prossimo OS X Leopard, e che è ancora contenuto in una pagina ormai rimossa dal sito della Apple. Eccolo completo in italiano:

Questo film lo dedichiamo ai folli.

Ai disadattati.

Ai ribelli.

Ai contestatori.

A quelli che sono sempre al posto sbagliato.
A quelli che vedono le cose in modo diverso.
Costoro non amano le regole

E non rispettano lo status quo.
Potete lodarli, disapprovarli, citarli,

Potete non credere in loro, potete glorificarli o denigrarli.
Ma ciò che non potrete mai fare è ignorarli.
Perché sono quelli che riescono a cambiare le cose.

Inventano. Immaginano. Compongono.
Esplorano. Creano. Ispirano.
Fanno progredire l’umanità.
E forse devono essere per forza un po’ folli.
Altrimenti come potreste guardare una tela vuota e vederci un’opera d’arte?

O sedere in silenzio e sentire una musica che non è mai stata composta?
O guardare un pianeta rosso e immaginare un laboratorio su ruote?
Noi realizziamo strumenti per uomini fatti così.
E mentre qualcuno ci vede in loro la follia, noi ne vediamo il genio.
Perché solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo,
lo cambiano davvero.

vedi anche: “Anatomia di uno slogan“, iMaccanici.org