“Concept Wizard”: pillole di storia israeliana

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Concept Wizard è un ottimo progetto di presentazioni flash davvero efficaci su argomenti di tragica attualità quali l’ondata di antisemitismo o la storia dello stato di Israele e dei suoi millenari tentativi di scampare ai pericoli e alle persecuzioni.
I grafici presentano animazioni e didascalie chiarissime e molto immediate e concepite in diverse lingue proprio per essere meglio diffuse. Per chi la storia abbia voglia di insegnarla o di impararla veramente per come si è davvero snodata, il sito è una fonte di risorse informative davvero imperdibili.

“Magentic”: un po’ di colore sul desktop

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Uso Magentic da un po’, ormai, e lo trovo davvero ottimo. E’ un programma per Windows che permette di scegliere fra centinaia di belissimi wallpaper e screensaver tutti GRATUITI. Dà anche la possibilità di trasformare in screensaver le nostre fotografie scegliendole facilmente da una nostra cartella e il tutto senza troppe manovre.
Tra le sue caratteristiche principali, il fatto che gli screensaver siano tutti 100% clean, senza malware o spyware (certificato da Softpedia), la qualità incredibile delle foto dei wallpaper, e nuove bellissime collezioni aggiunte quotidianamente e perfino in linea con la stagione del momento 🙂
La buffa scelta degli sviluppatori di fornire Magentic gratis ai primi 3,456,789 utenti è legata alla necessità di promuoverlo e di condividerlo col maggior numero di utenti. Perciò, visto che la cifra non è stata ancora raggiunta, approfittiamone e diffondiamolo scaricandolo da qui.

Update: nuova versione beta con tante novità 🙂

“MapMachine”: le mappe tematiche del NatGeo

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MapMachine è lo splendido atlante online curato dal National Geographic. Completamente ridisegnato, fornisce non soltanto la possibilità di girovagare virtualmente per il mondo, ma anche di sfogliare mappe tematiche come quelle sui luoghi dove sono avvenuti i grandi terremoti, le mappe antiche, quelle sugli effetti del surriscaldamento globale o sulle temperature medie.
L’interfaccia è davvero intuitiva e realizzata in Flash, ed è possibile realizzare, personalizzare e stampare mappe di qualsiasi punto della Terra. Una risorsa bella e utilissima, specialmente in ambito scolastico.

“Computer History Museum”: tutto il mondo dell’informatica

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Il Computer History Museum, il più grande e importante del mondo con sede in California e tappa fondamentale per chi ama il mondo dell’informatica, ha un sito degno degli splendidi e ottimi contenuti che propone. Con bellissime sezioni dedicate alla rivoluzione informatica, all’impatto che ha avuto il computer nell’esperienza umana del quotidiano, e a come ha cambiato il nostro modo di lavorare, vivere, organizzarci e pensare, il sito è davvero un ottimo spunto di ricerca sia per gli appassionati che per gli studenti di tecnologie informatiche.
Il sito è ovviamente tutto in lingua inglese ma con didascalie nella maggior parte dei casi molto semplici e perciò proponibili anche nelle nostre scuole superiori. Tra i capitoli più belli, il Virtual Visible Storage e naturalmente un’ottima timeline della storia dell’informatica.

“American Literature”: due ottimi siti governativi

Il Dipartimento di Stato Americano USINFO fornisce una preziosa e ottima collezione di testi storico-letterari davvero utili da consultare e che rappresentano un imperdibile approfondimento per chi ne studia e insegna i contenuti.

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Outline of American Literature copre, in un inglese chiaro e comprensibile, l’intero periodo storico a partire dalla prima letteratura coloniale fino ai giorni nostri. Lo studio si compone di 9 capitoli con rimandi a siti di letteratura americana suddivisi per categorie. Può anche essere comodamente scaricato in PDF per la comoda consultazione offline su computer e iPad.

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USA Literature in Brief si compone di 2 parti e 14 capitoli complessivi, ed è arricchito da file audio e dalla possibilità, come il precedente, di essere anche consultato offline tramite il comodo PDF.

Da dove vengono i nomi dei giganti della Silicon Valley?

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Su alcuni blog americani da tempo ci si diverte a segnalare l’origine dei nomi di alcune fra le più grandi aziende dell’Information Technology mondiale prese qua e là principalmente con l’aiuto di Wikipedia. Questi sono alcuni, pescati nella rete:

Adobe

Adobe (pronuncia corretta: a’dobi), fondata da John Warnok assieme a Charles Geschke nel 1982, deve il suo nome al fiume Adobe Creek che scorreva dietro la casa di Warnok.

Apache

Al contrario di quanto affermato nel sito della fondazione che ne gestisce lo sviluppo, Apache (pronuncia: a’paci), il web server più famoso di Internet, non deve il proprio nome alla celebre tribù degli Indiani d’America, ma alle sue origini un po’ …rattoppate. Pare che il suo nome provenga da “A PAtCHy” server, ovvero server “rattoppato” (con “patch” che significa proprio toppa o cerotto), perché questo prodotto nacque nel 1995 da una serie di patch di correzione per il web server più famoso di quei tempi, l’HTTPd 1.3 della NCSA .

Apple

Sulle origini della mela più famosa del mondo si raccontano tante storie: 1) Steve Jobs insieme a Steve Wozniak e ad Armas Clifford “Mike” Markkula Jr. diede vita alla Apple Computers il 1° Aprile 1976. In ritardo di 3 mesi nello scegliere il nome della società, Jobs minacciò i colleghi di chiamare la nuova azienda Apple Computers se nessuno avesso suggerito subito un nome più adatto. 2) La Apple deve il suo nome a una popolare varietà di mela (apple in inglese), la McIntosh. La scelta del nome è attribuita a Jef Raskin, l’esperto di interfacce di computer che ne sviluppò il progetto, a cui piacevano molto quel tipo di mele. 3) Si dice che Steve Wozniak avesse scelto il nome per risultare, sulle pagine gialle, tra le prime società, soprattutto prima della ATARI.

Cisco

La potente Cisco Systems nacque nel 1984 come società di famiglia grazie ai coniugi Leonard Bosack e Sandra Lerner, entrambi della Stanford University, ed è ora l’azienda leader nella fornitura di apparati di networking con un fatturato miliardario. Cisco è l’abbreviazione di San Francisco, nome nato quando John Morgridge, il primo presidente della compagnia, lo scelse mentre guidava sul famoso Golden Gate per andare a Sacramento a registrare l’azienda. Il famosissimo ponte appare infatti stilizzato nel logo aziendale.

Google

L’origine del nome Google non smette di affascinare i miei ragazzi. I due fondatori Larry Page, appassionato di matematica, e Sergey Brin per la propria società scelsero il nome “Googol“, un termine coniato dal piccolo Milton Sirotta di soli 9 anni, nipotino del matematico Edward Kasner, e reso famoso dal libro “Mathematics and the Imagination” di Kasner e James Newman. “Googol” in lingua inglese indica un numero rappresentato da 1 seguito da 100 zero. La frase “googly eyes” è inoltre famosa per indicare un paio di occhietti rotanti, forse direttamente ispirata alla difficoltà di riuscire a districarsi nella lettura degli infiniti zeri del googol. Chiamare la società in questo modo, pur cambiandone lo spelling per facitarlo ma senza ritoccarne la pronuncia che resta la stessa di “googol”, serviva quindi a indicare lo scopo principale del motore di ricerca più famoso del mondo: indicizzare l’infinito contenuto presente sulla rete.

Hewlett-Packard

Non è tanto l’origine del nome dell’azienda a destare un po’ di sorprese e curiosità, quanto l’anno in cui è stata fondata e chi ne è stato il primo consumatore. William Hewlett a Dave Packard fondarono la società dopo aver lanciato una monetina per decidere l’ordine dei cognomi (un lancio andato diversamente e ora avremmo la Packard-Hewlett). Successe non negli anni d’oro della rivoluzione tecnologica degli anni ’70, ma addirittura il 1° gennaio 1939. La prima sede dell’azienda fu un piccolo garage in legno sul retro della casa dove abitava Packard a Palo Alto in (California) e il primo prodotto fu un oscillatore audio, l’HP 200 A che affascinò così tanto il grande Walt Disney da essere usato l’anno dopo per verificare la sonorizzazione di Fantasia, il lungometraggio d’animazione del 1940 che per primo sfruttò la stereofonia nei cartoni animati.

Hotmail

Nel 1995 Jack Smith e Sabeer Bhatia ebbero l’idea di creare un’azienda in grando di fornire un nuovo rivoluzionario servizio: l’accesso alla propria email da qualsiasi computer collegato a Internet grazie a un semplice navigatore. Trovata l’idea, Smith si ingegnò per scovare il nome adatto finché arrivò a escogitare Hotmail, che contiene sia il termine mail, ovvero posta, che html, chiaro riferimento al linguaggio di programmazione utilizzato per il web: nei primi tempi, infatti, il servizio si chiamava HoTMaiL.

IBM

La Big Blue, com’è nota in gergo la più grande azienda di informatica nel mondo, è anche una delle più antiche. Fu costituita nel 1911 ma era già attiva dal 1888 col nome di Tabulating Machine Company grazie a Herman Hollerith, inventore della scheda perforata, un supporto di registrazione per contenere informazioni da utilizzare nelle macchine per il trattamento automatico dei dati ovvero l’antenato del floppy disk. La sigla IBM è l’acronimo di International Business Machines, come attesta il primo logo della compagnia usato fino al 1946 e poi evolutosi nel più popolare e odierno logo azzurro attraversato dalle strisce, che ha poi ispirato il nome del celebre HAL di 2001: Odissea nello Spazio (H, A e L infatti sono le lettere immediatamente precedenti la I, la B e la M di IBM).

Intel

Nel 1968 i fondatori Bob Noyce e Gordon Moore vollero chiamare la loro società, ‘Moore Noyce’, ma questo era un marchio già utilizzato da una catena di hotel e quindi si rassegnarono all’acrononimo di INTegrated ELectronics.

Microsoft

L’azienda di Bill Gates e Paul Allen nata nel 1975 si chiamava Micro-Soft, ovvero volta alla creazione di SOFTware per MICROcomputer. Il nome ha poi negli anni perso il trattino diventando l’odierna Microsoft.

Motorola

Fondata nel 1928 da Paul V. Galvin con il nome di Galvin Manufacturing Corporation, l’azienda nel 1947 scelse la denominazione Motorola come nome di una nuova linea di autoradio (motor=automobile, ola=suono).

Sony

Il nome dell’azienda fondata il 7 Maggio 1946 da Masaru Ibuka e Akio Morita deriva da un incrocio fra il latino sonus, ovvero suono, la parola sunny, soleggiato, e il termine gergale anglonipponico sonny-boy, l’equivalente di ragazzo in gamba. Dato che il termine Sonny ricordava troppo nella pronuncia la parola giapponese soh-nee, il cui significato può essere tradotto in “Gli affari vanno male”, Akio Morita volle utilizzare una parola che non esistesse nel vocabolario di una qualsiasi lingua, ovvero “Sony”.

Sun Microsystems

Fondata nel 1982 da quattro studenti della Stanford University, Vinod Khosla, Scott McNealy, Bill Joy e Andy Bechtolsheim, Sun non c’entra niente con la parola “sole” ma è solo e semplicemente l’acronimo di Stanford University Network.

Yahoo!

Il termine Yahoo! che i miei studenti individuano all’istante quando leggiamo “I Viaggi di Gulliver” è stato inventato dal grande scrittore irlandese Jonathan Swift che lo usò nell’ultima parte del suo capolavoro per rappresentare la razza umana dall’aspetto ripugnante, dall’intelligenza sottosviluppata e dai modi incivili opposta allo splendore, alla gentilezza e all’intelligenza dei cavalli Houyhnhnms. I fondatori di Yahoo!, Jerry Yang e David Filo scelsero nel 1994 questo nome perché si consideravano alla stregua del personaggio descritto dal termine coniato da Swift.

Xerox

Una delle più grandi aziende produttrici di stampanti e fotocopiatrici del mondo e nota anche per essere stata la prima al mondo a progettare l’interfaccia grafica nei computer ed il mouse, la Xerox fu fondata come Haloid Company nel 1906 per produrre carta per fotografia. L’azienda cambiò poi nome in Xerox, dalla radice greca “xer” che sta a indicare qualcosa di secco. Fu proprio questo aspetto, infatti, a distinguere la nuova tecnologia di riproduzione a secco dei documenti dalle metodologie a “umido” utilizzate negli anni ’40.
Nomi dalla storia singolare e sicuramente interessanti da proporre in aula ad integrazione delle lezioni su, ad esempio, l’inglese informatico.