La scuola del XXI secolo – 1: Apple Mobile Classroom

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Da anni sogno due cose: che la triste corsa alle prenotazioni dei laboratori scolastici audio e video per battere sul tempo il collega più veloce, abbia finalmente fine; e che un po’ in stile anglosassone e americano, nelle scuole siano i ragazzi a spostarsi da un’aula all’altra per seguire le materie e non noi a dover girovagare per i corridoi portandoci libri, borse, compiti e pile di fotocopie. E da anni spero che anche in Italia attecchisca la bella abitudine di dotare ogni insegnante della propria aula, personalizzata con gli opportuni e personalissimi accessori e tecnologie necessarie e indicate per materia, senza doverci dar il cambio nelle anonime classi dotate di niente.
La Apple Mobile Classroom è una delle più moderne soluzioni per le scuole più attente al mondo che cambia e in cerca di un modo conveniente per far avere accesso alla tecnologia sia agli studenti che ai docenti, proponendo così lezioni più moderne e più interessanti. Si tratta di un laboratorio digitale completo decisamente più funzionale dei vecchi laboratori di informatica per le lezioni, dove regna sovrana la misteriosa figura del “tecnico” senza il quale tutto resta sempre sotto chiave come se tutti noi insegnanti fossimo degli emeriti incapaci deficienti a digiuno di tutto ciò che vuol dire Internet, tecnologia o progresso (quando vedono una donna poi, lo danno quasi per scontato)…
Ogni postazione mobile comprende: un set di portatili MacBook per la classe, da un minimo di 16 a un massimo di ben 32, riposti in scomparti individuali separati da divisori; la tecnologia di connessione in rete wireless Apple AirPort Extreme, una stampante laser e l’Apple Remote Desktop per la gestione della classe.
Ora che l’ADSL non è più così improponibile a livello di costi, e che la sua velocità pur con qualche problema consente a tutti più o meno di navigare guardando immagini e video in pochi secondi, mi domando cosa aspetta la scuola italiana a comprendere che nel XXI secolo risulterebbe più sensato investire i (pochi) soldi a disposizione NON in decine di progetti e inutilità buone solo ad arrotondare lo stipendio di(..dei soliti) alcuni, ma nel dotare le aule di soluzioni innovative per incontrare realmente il favore degli studenti? Ipertecnologicizzati fino alla punta dei capelli, molti di loro sono certa che si fanno più di una risata nel vedere tanti di noi in difficoltà col tasto on-off del computer, almeno quanto grande è il loro OOOOHHHH di stupore quando alcuni di noi, al contrario, dimostrano loro di conoscere i significati delle parole “podcast” e “web 2.0″… Detto con franchezza, io degli estremi mi sono un po’ stufata…
Tanto per fare un esempio adatto alle scuole medie: possibile che anche solo insegnare che in lingua inglese la valuta è diversa dall’euro e fornire un immediato riscontro collegandosi al web, andando su Ebay.com, sincronizzando tutti i portatili dei ragazzi sullo stesso sito e mostrare loro, subito, in quanti modi può essere visualizzata l’abbreviazione della sterlina, debba restare un sogno nel cassetto vinto dalla lenta passeggiata per i corridoi col videoregistratore o del cd-player, la ricerca della presa elettrica, quella della traccia o del punto preciso del nastro (avanti indietro avanti avanti play pausa stop indietro), e col volume che non è mai abbastanza alto per tutti? Mah…

vedi anche: 2 – Apple Learning Lab