Il 30 aprile è stata scelta come data per ricordare in tutta la blogosfera le vittime del massacro del 16 aprile al Virginia Tech, interrompendo per tutto il giorno la pubblicazione di articoli sui blog. Ricordando tutti quegli sfortunati ragazzi, questo spazio aderisce.
Monthly Archives: April 2007
“Find a Grave”: scopri dove riposa Marilyn…
Siete di curiosi di sapere dov’è esattamente sepolto Jim Morrison? Che aspetto ha la tomba di Marilyn? Quanti messaggi e fiori vengono ancora lasciati sulla leggendaria lapide di Elvis a Graceland? O quanto ancora viene ricordata e omaggiata l’antichissima tomba del grande Edgar Allan Poe?
Find A Grave è un sito bizzarro ma visitato da migliaia e migliaia di persone ogni giorno che raccoglie un curioso quanto particolare database: circa 20 milioni di records su lapidi di personaggi famosi e non di tutto il mondo, con la loro storia e le indicazioni su come raggiungere il luogo dove sono sepolti. C’è una sezione di necrologi, che rimanda ad articoli sulle ultime personalità scomparse, e per gli iscritti perfino la possibilità di lasciare fiori virtuali e messaggi. Tantissimi ad esempio i pensieri e ricordi lasciati ancora oggi a un’icona del nostro tempo come Chaplin.
“Digital History”: il più completo archivio di storia americana
Digital History è un punto di riferimento davvero imperdibile per insegnare davvero la storia americana in maniera diversa e creativa con l’uso intelligente delle nuove tecnologie. L’enorme database offre davvero di tutto:
da mappe storiche a video, da fotografie a trailer di film direttamente ispirati ad eventi storici di rilievo e liberamente utilizzabili per uso scolastico. La sezione “For Teachers” fornisce altri utilissimi strumenti, da moduli di apprendimento a ottimi fact-sheets e materiale pronto da utilizzare in classe completo di tabelle, domande e questionari. Bellissime soprattutto due sezioni:
- eXploration, che presenta moduli interattivi divisi per periodi e per 4 grandi ere concepiti per dare agli studenti l’opportunità di fare la storia conducendo ricerche, analizzando le fonti e traendo conclusioni;
- Resource Guides, che segnala in un’unica e intuitiva schermata tutto il materiale utile diviso per argomento, per periodo storico e per eventi.
Da non perdere, fra le tante altre cose, anche il Glossario, la ricca pagina di link a musei e archivi, e la pratica Enciclopedia.
“Fliqlo”: un orologio-screensaver stile vintage
Si chiama Fliqlo, ha un aspetto molto semplice ed è uno degli screensaver più belli, minimali, originali ed utili che esistano.
Fliqlo simula infatti un orologio molto di moda negli anni ’70 e da un po’ ritornato in auge, con il classico effetto flip. Viene fornito per Windows e Mac e si può scaricare gratuitamente dall’originale e ricchissimo sito 9031.com
Thelongestlistofthelongeststuffatthelongest….. .com!
Di breve ha solo due cose: il “www” iniziale e il “.com” finale. Per il resto, risulta essere il sito con il nome più lungo del mondo.
The longest List of the longest Stuff at the longest Domain Name at Long last.com raccoglie in una specie di compendio del Guiness dei Primati tantissimi record e curiosità naturalmente a tema: dall’applauso più lungo del mondo al libro con più pagine del mondo all’autobus più lungo del mondo all’autostrada più lunga del mondo, oltre naturalmente al proprio record personale, quello del sito dal nome più lungo del mondo. Una serie di pagine davvero godibilissime, arricchite anche da altri record: i famosi “ultimi” e i famosi “primi“, i più “piccoli” e i più “grandi“.
A completare anche una curiosa lista: il Museo dei Banner, una raccolta di vecchi banner di siti celebri, da Yahoo così come si presentava nel 1996 al curioso HP del 2000. Naturalmente non manca la Apple dei tanto lontani 10 anni fa 🙂
Charles Dickens …come non l’avete mai visto prima :)
Navigando nel sito della BBC, ho scoperto tempo fa un bellissimo video in Flash curato dalla RuffleBrothers che racconta in maniera davvero divertente la biografia di uno dei più grandi scrittori di tutti i tempi, Charles Dickens, passo piacevolmente obbligato nello studio della letteratura inglese. L’animazione è davvero fantastica e originale e prevede anche una visione più dettagliata delle simpatiche scene con testo e cronologia degli avvenimenti più importanti.
Per uno studio più approfondito del grande scrittore, si rimanda ai due siti più utili e più belli nell’intero panorama del web:
David Perdue’s Page e The Dickens Project
Fonts / 1 – come installarli e dove trovarli
I fonts, ovvero i caratteri tipografici inclusi nel nostro pc, sono per molti utenti solo quelli inseriti in automatico in Office Word. Times New Roman, Arial o Verdana sono diventati nomi ormai noti e in tanti pensano che la scelta tipografica o il loro uso si esaurisca lì, nel menù a discesa alla voce “Caratteri” del nostro file.
I fonts ideati dai grafici e dagli appassionati in realtà sono migliaia e liberamente installabili nel nostro computer. E, quel che molti neofiti ignorano, non si esauriscono soltanto in caratteri fatti di lettere e numeri, ma anche in veri e propri disegni utilissimi per abbellire qualche spoglia fotocopia da propinare ai nostri bambini e ragazzi nelle scuole (simpatiche le collezioni Kids, Logos o TV & Movie, per citarne solo alcune). Intanto, vediamo dove trovarli e come installarli. I siti dove poterne trovare tantissimi e tutti gratuitamente sono tanti, tra cui:
- Dafont.com, il migliore: mostra non solo tutte le anteprime dei caratteri, ma li elenca in uno schema ben diviso in varie sezioni come “Holidays”, in cui trovare tutti i font natalizi o in stile Halloween, o “Gothic” con bellissimi effetti antichi, o tanti altri;
- Urban Fonts, sito grandioso con ottime anteprime e una classifica dei Top 100;
- Better Fonts, con chiari menù di anteprime e che vanta oltre 10.000 caratteri;
- Fonts500, che presenta i 500 font più scaricati in assoluto nel web;
- Abstract Fonts, con la possibilità di visualizzare la scritta per una resa immediata del font da scaricare per una resa migliore.
I font sono tutti scaricabili con un semplice click sull’anteprima grafica di ognuno dei pacchetti. Una volta aperto il file, basterà inserirlo all’interno della cartella font del nostro computer raggiungibile in due modi:
- da “Risorse del computer”: C>Windows>Fonts
- da “Pannello di controllo”: Aspetto e temi> Tipi di carattere (nella colonna a sinistra)
La cartella contiene tutti quelli che normalmente visualizziamo nel nostro text editor (Word o Works), ma se ne possono installare a centinaia con un copia-e-incolla del nuovo file carattere o trascinandolo semplicemente nella cartella. Una volta tornati nel nostro text editor, nel menù a discesa dei caratteri vedremo il nostro nuovo font elencato tra quelli già inclusi di default e non resterà che provarlo digitando sulla tastiera.
vedi anche: 2 – Famous fonts: caratteri celebri
3- Fonts – i programmi di managing
Virginia Tech
CartoonStock (e le vignette dell’Ottocento)
CartoonStock è un database di oltre 100.000 vignette e illustrazioni su tanti temi che vanno dalla tecnologica alla vita di impiegati d’ufficio, medici e avvocati, firmate da oltre 350 autori. Le vignette spesso nelle prime pagine di quotidiani internazionali d’eccezione come The New Yorker, The Spectator, The Times o The Guardian, sono presentate in un facile motore di ricerca e sono liberamente scaricabili per uso privato.
Oltre ad una sezione di merchandising, il sito presenta l’interessante capitolo Vintage Cartoons, con migliaia di vignette storiche dell’Ottocento come ad esempio le illustrazioni dell'”Alice” di Lewis Carroll (qui una bella riproduzione di un pub vittoriano) e la sezione News Cartoons, dedicata a tematiche legate alla politica e agli eventi di cronaca contemporanea.
1984
Bello pensare che la Apple, con le sue sempre splendide campagne pubblicitarie, possa perfino diventare protagonista di una mia lezione di letteratura inglese per introdurre uno dei più celebri romanzi del mio amato George Orwell…
“1984” fu lanciato nell’anno omonimo per promuovere il Mac. Era ispirato al classico di Orwell del 1948 che raccontava l’incubo di un mondo futuro dominato dalla tirannia. Anche nel mondo informatico, a quei tempi, il rischio del Grande Fratello c’era, ed era rappresentato dalla cultura standard e dal modello Ibm.
Sulla bella storia dello spot pluripremiato della Apple, vale la pena consultare l’articolo ricchissimo di Wikipedia con link ai “dietro le quinte” e alle varie versioni dell’ad, e fra gli altri anche un altro piccolo articolo tratto da Repubblica molto ben scritto nel ventesimo anniversario della messa in onda dello spot.