E’ la notizia del giorno, arrivata davvero a sorpresa per la stragrande maggioranza della gente comune come me che non si occupa a livello professionale di scienza a quei dettagliatissimi e complicati livelli. E Google, com’è sua abitudine, ha immortalato la cosa in uno splendido “doodle“:
Ma fateci caso: al centro di quell’enorme tubo circolare il logo di Google in realtà vi sprofonda dentro…! Ed è in fondo questo il rischio più grande che questo incredibile e storico passo di oggi per la scienza e l’ingegneria mondiale: che nel giro di poche settimane il mondo si trasformi in uno scenario apocalittico risucchiandoci in pochi anni chissà dove. E’ la fantascienza che diventa evento reale del giorno: inquietante ma affascinante. Facciamo chiarezza.
Il “Large Hadron Collider” (nella foto: il suo spettacolare interno), un enorme acceleratore circolare costruito all’interno di un tunnel sotterraneo lungo 27 km posto al confine tra la Francia e la Svizzera, è stato costruito su una semplice idea di base: attraverso un incredibile esperimento che sta avendo luogo in queste ore al CERN di Ginevra (dove negli anni ’80 è nato Internet), con l’invio di particelle a velocità supersoniche dentro il tubo per ricreare l’energia prodotta durante il Big Bang, si potrebbe finalmente scoprire da cosa esattamente ha avuto origine l’universo e quale è stata esattamente la prima materia (“la particella di Dio”) da cui è derivato tutto il resto.
Se tutto andrà bene, il Large Hadron Collider apporterà incredibili e magnifiche novità alla umana conoscenza dell’universo e dei suoi affascinanti misteri; se al contrario l’esperimento fallirà, si creerà un buco nero o uno strappo all’interno dell’universo che lentamente inghiottirà la terra. Ecco qualche link per capirci qualcosa, con la speranza che qualche collega di scienze all’ascolto ne parli in questi giorni a scuola con i ragazzi che sicuramente spalancheranno la bocca dall’interesse (sono sempre affascinati da queste cose):
- Live Webcast dal CERN di Ginevra per seguire gli eventi
- Video amatoriale di una visita guidata al CERN (splendido reportage di Discover Magazine)
- Il sito ufficiale del Large Hadron Collider
- ESA Kids, Il Big Bang (in italiano, sito peraltro utile e bellissimo)
- Timeline of the Big Bang, piccola ma chiarissima risorsa che riassume in maniera semplice e completa l’origine dell’universo così come è ora conosciuta grazie alle ricerche di Stephen Hawking
Tante le riserve da parte di decine e decine di scienziati, tante le incertezze. Ma Stephen Hawking, pur convinto che l’esperimento fallirà e che non sarà possibile risalire a niente che spieghi l’origine della vita, rassicura che “se le collisioni all’interno dell’acceleratore dovessero produrre un buco nero, eventualità molto improbabile, questo scomparirebbe subito” senza dunque causare alcuna catastrofe o apocalisse: “collisioni a questo livello o a livello persino più alto di energia”, aggiunge, “hanno luogo milioni di volte nell’atmosfera terrestre e non succede mai nulla.”