“gli Stati devono prevenire il rifiuto discriminatorio di
assistenza medica o di prestazione di cure e servizi sanitari
o di cibo e liquidi in ragione della disabilità”
Convenzione ONU sui Diritti del Malato, Art.25 comma f
Una volta eravamo il fiero Paese che proponeva all’ONU la moratoria sulla pena di morte, ora siamo quello che condanna per una sentenza della magistratura un essere umano che respira autonomamente, apre gli occhi e che non ha mai espresso chiaramente la volontà di spegnersi, né può farlo adesso, ad una fine lenta e inaccettabile col benestare senza un intervento del nostro Capo dello Stato:
“la solidarietà nei confronti di chi soffre non è monopolio di nessuno“, ha detto. Non è monopolio di nessuno nemmeno la libertà di metterlo a morte, Presidente. Se ci riuscirà, e soprattutto con l’improvvisa e cinica fretta con cui la clinica ha deciso di procedere in queste ultime ore, l’Italia sarà un Paese in cui non mi riconoscerò e che non l’avrà fatto in mio nome.
- “Se questa è una donna che va portata a morire”, Avvenire: splendido articolo sulla quotidianità di Eluana Englaro prima del trasferimento a Udine
- “Lettera al medico che può salvarla”, bellissimo scritto del direttore de Il Giornale
- “Tra la vita e la morte”, speciale edicola-online di Avvenire con tutti i tanti punti oscuri legati alla presunta volontà di Eluana di rifiutare le cure
- “Fosse mio figlio, mi basterebbe un battito di ciglio”, Corriere: intervista al cantante-medico Enzo Jannacci, noto ateo
- “Più buio attorno a noi”, lettera di Mons. Angelo Bagnasco
- bei link sul blog di Merins “A tempo e luogo”
- “Una bottiglia d’acqua per Eluana”, lettera del luglio scorso di Adriano Celentano al Corriere
- “Contro un omicidio di stato”, ancora una lettera di Celentano
leggi l’Appello a Napolitano
per ripristinare l’alimentazione e l’idratazione ad Eluana
*aggiornamento: due o tre parole da leggere per meditare…